Sintomi vaghi e aspecifici – MUS: sono sintomi riscontrabili in pazienti di medicina generale e spesso anche nei pazienti che afferiscono a medici fisiatri, ortopedici, neurologi, nonché agli psicologi-psicoterapeuti, e talora anche ai councelors.
Sono una larga famiglia sintomatologica che solo raramente determina una diagnosi precisa, poiché configurano quadri clinici difficilmente inquadrabili. L’acronimo MUS, che in inglese significa “sintomi medicalmente inspiegati”, ne testimonia la genericità e la irriconducibilità a patologie definite.
Acidità di stomaco, colon irritabile, affaticamento persistente, umore disturbato, sudorazione alterata, sonnolenza diurna: ecco alcuni, i principali e più frequenti, di tali sintomi vaghi e aspecifici. Questi, possono derivare sostanzialmente da stati di stress, fisici o emozionali, della più varia origine.
Tali quadri sintomatologici emergono in conseguenza di vari fattori. I principali: alimentazione disordinata, postumi di traumi fisici o psichici, orari di lavoro incongrui, abuso di farmaci, situazioni familiari difficili. Ma possono essere originati anche da altre situazioni atte a turbare il normale corso fisio-psicologico della persona.
Tali sintomi vaghi e aspecifici necessitano, innanzi tutto, di non essere sottovalutati, e occorre correre ai ripari sotto vari aspetti:
– Alimentazione. Abolire gli eccessi alimentari, regolarizzare i pasti, evitare sovraccarichi proteici, lipidici e di zuccheri, limitare l’ingestione di alcool. Utilizzare, se necessario, integratori a base di vitamine, sali minerali, microelementi, fibre vegetali. Inoltre, è bene idratare il fisico bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno fuori dai pasti;
– Attività fisica. Evitare la vita troppo sedentaria e fare moto, senza però esagerazioni. Ossigenarsi quanto più possibile nella natura per ridurre l’intossicazione derivante dalla vita urbana e dal suo inquinamento atmosferico;
– Cura emozionale. Richiedere l’aiuto di un professionista, psicoterapeuta o psichiatra, che aiuti a identificare le cause emotive del disagio e di rimuoverlo. Sopprimendo così le fonti della sintomatologia.
Insomma, non bisogna sottovalutare il nostro corpo che reclama attenzione: bisogna piuttosto averne cura, tenendo conto dell’unità psico-fisica della persona umana.
(estratto e condensato da articoli dei dottori Paolo Bortolotto, Carla Salvadori e Antonio Marinelli)
Per approfondimenti su possibili cause, vedi:
http://www.marcelladelpezzo.com/articolo/microtraumi-infantili-si-salvi-chi-puo/
http://www.marcelladelpezzo.com/articolo/stress-si-salvi-chi-puo-e-ora-si-puo/
Ho una serie di sintomi strani, mal di testa, capogiri, qualche volta senso di vuoto alla testa, con strani fischi alle orecchie. Magari durano poco, ma si verificano senza motivi apparenti.
Che devo fare?
Riccardo
Caro Riccardo, onestamente da quanto Lei descrive temo che il Suo disturbo abbia una radice organica.
Infatti, tutti questi sintomi combinati assieme solo in rari casi possono ricondursi a turbative psichiche.
La inviterei perciò, se non lo ha fatto, a contattare il medico di base e a verificare con lui gli accertamenti idonei ad ottenere una diagnosi precisa. Nel frattempo, non prenda iniziative da solo, soprattutto riguardo l’assunzione di farmaci.
Grazie per aver scritto, e abbia i miei migliori auguri.
Non capisco come possa esistere una condizione come questa descritta in questo articolo.
Per me o uno sta male o sta bene.
Non mi capacito che si possa stare male e però non c’è niente che non va.
Caro Ken, i M.U.S. sono il classico esempio di malessere psicosomatico.
Certamente la Sua perplessità deriva dal non aver mai sperimentato una condizione del genere, ma posso assicurarLe che il fenomeno è più diffuso di quanto Lei pensi.
In pratica, è la situazione in cui un malessere psichico, inconsciamente negato, si manifesta in forma fisica pur senza una solida, reale base organica.
E se non si rimuove la causa psichica, ahimé, i sintomi fisici non se ne vanno.
Ho letto con attenzione questo articolo, e devo dire che ci ritrovo molte delle cose che da qualche anno mi capitano.
I dottori da cui sono stato mi dicono che non avrei niente di particolare, ma la mia sonnolenza continua e la sensazione che mi vada tutto male non mi abbandona. A questo punto arrivano anche i mali di testa e quando è l’epoca delle influenze immancabilmente le prendo tutte.
Ora sono terrorizzato dal coronavirus, e oltre tutto comincio anche ad avere qualche disturbo di stomaco.
Con le sue terapie che lei descrive nel sito pensa che si potrebbe fare qualcosa?
Carissimo, la sua descrizione coincide pressoché in toto con il quadro dei Sintomi vaghi e aspecifici.
Lei mi chiede se le terapie di Re.E.M., E.M.D.R., Psych-K® e Omega potrebbero essere efficaci per un simile quadro, e io posso risponderLe: certamente, a patto di avere da parte del paziente la necessaria collaborazione.
Ogni terapia necessita infatti della cooperazione dell’interessato ad agire nel senso del necessario cambiamento.
Con questa cooperazione, una volta identificato il trauma che sta all’origine del disagio, si decide quale tecnica impiegare, e la via della guarigione può essere intrapresa.
Ciò non significa che il percorso sia facile, ma certamente sarà più breve di qualsiasi tecnica terapeutica tradizionale basata sul solo approccio verbale.
È un articolo molto interessante.
Mi stupisce che di questo argomento ne parlino poco.
Grazie, dottoressa.
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